domenica 11 marzo 2012

Il partigiano nero

di Claudio Metallo


 Giorgio Marincola è nato  a Mahaddei Uen, in Somalia, il 23 settembre del 1923.
Suo padre è un militare italiano, sua madre una donna somala. Marincola passa la sua infanzia a Pizzo Calabro, con un zio, Carmelo. Poi si trasferisce a Roma per studiare. Siamo in pieno ventennio fascista. E' l' epoca delle teorie ddell' antropologo razzista Lidio Cipriani scrive: "È nostra salda opinione che l'incrocio con africani sia un attentato contro la civiltà europea perchè la espone a decadenza: dato che essa è un prodotto possibile solo nell'ambito delle razze europee.[...] Con la situazione antropologica determinatasi lentamente in Africa, non stupirà se il miscuglio vi fu sempre deleterio, come evidentemente lo è per i popoli civili che assorbono sangue africano. ". Questa frase la potremmo, tranquillamente, sentire in bocca ad un  leghista o a molti esponenti e tesserati del PDL. E' vero anche che molti leghisti e molti pdellini non sanno neanche che vuol dire 'deleterio', ma questo è un altro discorso. Giorgio Marincola fu ucciso il 4 maggio del 1945, proprio dai padri politici della destra italiana, cioè i nazifascisti. Egli era frutto dell'amore di una donna nera ed un uomo bianco, cosa che tutt' ora agli di questo paese imbarbarito risulta scandaloso  ed era anche un partigiano che combatté il fascismo.
Fu, forse l'unico, partigiano nero. Invito alla lettura del libro "Razza partigiana. Storia di Giorgio Marincola (1923-1945)" di Carlo Costa e Lorenzo Teodonio, pubblicato dall'editore Iacobelli nel maggio 2008, in cui si racconta la storia e la vita del partigiano.  Provate ad immaginarlo ora: avrebbe avuto innumerovoli problemi ad ambientarsi in questo paese, magari durante l'infanzia, passata in Calabria, avrebbe sentito del pogrom di Rosarno.
Si sarebbe sentito accettato più che nel periodo in cui Cipriani scriveva quelle idiozie? In una città come Roma, dove ci sono le deportazioni dei Rom, portate a termine in un assordante silenzio, come si sarebbe sentito? Con quali partigiani si sarebbe schierato? Cosa avrebbe fatto? Di sicuro si sarebbe vergognato dei razzisti che sono oggi al governo e dei partiti, eredi del nazifascismo al governo, che adesso si chiamano PDL e Lega Nord.

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