lunedì 5 gennaio 2015

'Come una foglia al vento' nuova recensione

( di Pierpaolo Ferlaino)

Una spiaggia d'inverno, il rumore del mare e uno sguardo triste all'orizzonte.
E' così che sembra lasciarci Peppe Blaganò, il protagonista del primo romanzo di Claudio Metallo.

Dopo la pubblicazione di diversi racconti, Metallo esordisce con un’opera matura e avvincente. In “Come una foglia al vento” ritroviamo alcuni tratti fondamentali della produzione dell’autore: la passione per il calcio, la buona cucina, il legame tra il Sud Italia e il Sud America che qui non è più uno spazio dell’anima ma il crudo palcoscenico della vicenda di Blaganò.

Cresciuto al nord, Giuseppe, sogna il Sud Italia dei nonni che conosce d’estate e il Sud America dei suoi idoli calcistici: il primo diverrà il luogo in cui da imprenditore fallito si trasformerà, suo malgrado, in broker della cocaina, il secondo sarà teatro del suo battesimo a una violenza che neppure immaginava. Eppure Peppe, nonostante la sua solitudine, la sua apparente compassione, non è semplicemente una vittima degli eventi ma un personaggio complesso, ben costruito così come le ambientazioni e le vicende narrate da Metallo.
E nonostante ci sarebbe molto altro da dire su questo bel romanzo l’invito a leggerlo è il complimento migliore che gli si possa fare ed il lettore, di certo, non resterà deluso.

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