martedì 16 dicembre 2014

Recensione di 'Come una foglia al vento-cocaine bugs' di Francesco Pancetta


Dal nord al sud del mondo un ingenuo, inconsapevole tuffo nella violenza che soggiace dietro la molle e torbida quiete della ricchezza.
Quella stessa ricchezza millantata da media e societa' come il massimo valore a cui ambire e sperare. Un viaggio nel motore nero (bianco) dell'economia reale attraverso il normalissimo quotidiano di un insoddisfatto, indeciso, vuoto uomo qualsiasi. Una persona per bene che tra la noia della provincia, qualche debito e le origini “sbagliate” si ritrova, quasi involontariamente nella brutale, simpatica, spensierata, spietata terra di mezzo. Quella confusa palude di ombre, carne e denaro che sono le mafie, inevitabile retroscena buio del capitalismo. Vortice stagnante di morte e sopraffazione necessario alla stabilita' del mercato.
'Come foglie al vento' con la precisione isterica di una visione inconscia, s'immerge, con lo sguardo oltre il mito inumano del criminale (sono solo persone con vizi, difetti, desideri, manie, paure) e senza mai perdere di vista una critica profonda e tagliente, negli albori della rivoluzione strutturale delle mafie: gli anni '80 e '90 (si parla di 'ndrangheta, ma il fenomeno e' comune a tutti i crimini organizzati). In questa fase di cambi epocali, infatti, grazie anche ai grandi gruppi economici, le mafie hanno avuto la possibilta' di strutturarsi come aziende, per essere messi in condizione di mediare nelle varie paludi che emergevano ed emergono man mano che il mercato conquistava e conquista nuovi territori, nel mondo liberato dalle ideologie.
Con ritmo asciutto e spietato, accompagnato da gradevoli sfumature che vanno dalla cucina, al calcio, alla politica, l'autore affonda le mani in questa terra desolata senza abbandonare mai il tremante territorio delle emozioni che agitano i destini dei personaggi. Esseri impotenti intrappolati in se stessi, in virtù dell'esserlo delle regole del mondo che vivono e che accettano con passiva rassegnazione o esaltazione vuota e sanguinaria o con  maldestro e marcescente sarcasmo. Insomma, con lo scorrere assennato di un appassionato, di un meridionale, Claudio Metallo, intraprende questa vorticosa discesa verso i Sud del mondo, fino al fondo che e' abisso della coscienza e della societa'. Quella palude, posizionata per comodita' nei vari sud, ma che abita proprio oltre l'uscio delle nostre porte, nascosta dietro vetrine e reclame rassicuranti e divertenti, ma che in realta' siamo noi con la nostra rassegnazione, violenza e il nostro super discodance cinismo da super eroi della solitudine.


Francesco Pancetta - No Artist

Il libro si può acquistare in tutte le librerie italiane. 'Come una foglia al vento'



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